Il Parco Nazionale delle 5 Terre è un esperienza per occhi, cuore e palato… coltivati a picco sul mare i vitigni delle 5 Terre producono lo Sciacchetrà.
Lo Sciacchettrà (o Schiacchetrà per alcuni), la cui produzione è consentita esclusivamente in alcuni comuni della provincia di La Spezia, è vino vino bianco passito dal colore ambrato e luminoso che tende a sfumature rossastre con il trascorrere degli anni.
Al naso si presenta molto intenso con profumi d’arancia, nocciola e fichi… al palato invece ha un sapore dolce ma non stucchevole, molto complesso e frutto di una lavorazione molto particolare.
Le uve, dopo essere state meticolosamente selezionate, vengono fatte appassire su appositi graticci in ambiente ombreggiato e ventilato più di 2 mesi, pigiate avendo l’accortezza di separare le bucce dal troppo dolce mosto.
Proprio da questo procedimento deriva il nome sciacchetrà, che in dialetto ligure significa “schiaccia e trai” ( sciacàa infatti significa “schiacciare”).
Sembra che il primo a coniare il nome Sciacchettrà sia stato il pittore macchiaiolo Telemaco Signorini, che ricordando le estati trascorse nelle 5 Terre scrisse :
«in settembre, dopo la vendemmia, si stendono le migliori uve al sole per ottenere lo sciaccatras»
Lo Sciacchettrà è adatto ad accompagnare alcuni tipi di dessert, come il pandolce genovese o la spongata di Sarzana, ma anche dolci stranieri come il pan di spezie di Reims. L’abbinamento con dei desserts però è sconsigliato se il vino supera i 5 anni di invecchiamento, a quel punto il miglior modo per apprezzarlo è degustarlo da solo ed assaporare le sensazioni uniche che offre.